Paesi Bassi, la Federazione lancia un corso di formazione per controllori del traffico in moto per ovviare all’assenza di agenti di scorta nel 2025
La Federazione dei Paesi Bassi interviene per cercare di salvare la stagione 2025. Un mese fa, l’organismo che governa il ciclismo neerlandese aveva lanciato l’allarme riguardo al possibile annullamento delle gare che si svolgeranno nel paese durante la prossima stagione a causa del vertice NATO in programma a L’Aia il 24 e 25 giugno prossimi, evento che richiede l’impiego di una gran quantità di agenti di polizia che saranno sottratti all’attività di scorta in motocicletta delle manifestazioni ciclistiche per ben 8 mesi. Un problema che va ad accentuare la già complicata situazione che vivono da alcuni anni gli organizzatori di gare nei Paesi Bassi, tra costi aumentati e, in alcune province, la diminuzione di scorte di polizia, che hanno portato anche all’annullamento di alcune corse.
Per cercare di risolvere questo problema, non solo per il 2025 ma guardando anche al futuro, la Federazione locale (KNWU) ha quindi deciso di lanciare un corso di formazione per controllori civili del traffico in moto che possano supervisionare le gare ciclistiche su strada. Grazie allo stanziamento di 215.000 euro deciso dalla Camera dei Deputati e alla cooperazione con l’Associazione Reale dei Motociclisti Neerlandesi (KNMV), sarà quindi possibile formare del personale certificato che possa affiancare (o sostituire) le scorte di polizia in moto durante le corse. Tale personale dovrà possedere la patente di guida, le abilità di guida e di controllo delle moto, oltre a seguire una formazione per diventare un controllore del traffico professionista. La Federazione sta sviluppando un corso in modalità e-learning per una preparazione specifica per le corse ciclistiche.
“Attualmente, possiamo offrire agli organizzatori tre scenari – ha dichiarato il responsabile della KNWU Joost van Wijngaarden – Il primo è una regolazione come quella avvenuta alla Elfstedenrace, con l’impiego di duecento controllori del traffico. Si tratta di una modalità che non è certamente adatta a tutte le gare. In questo caso ha funzionato in Frisia, ma in zone più trafficate non è possibile. È un metodo di lavoro che possiamo utilizzare solo un numero limitato di volte all’anno. Una seconda opzione è la cooperazione tra motociclisti della polizia e motociclisti civili nei momenti in cui la polizia non può recarsi con una squadra completa. Una terza opzione è quella di organizzare un circuito di 10-25 chilometri che possa essere protetto da guardie di sicurezza permanenti. Nel 2025, la terza opzione è la più realistica per molti organizzatori, a causa del limitato dispiegamento di polizia dovuto alla sicurezza del vertice NATO. Ma anche dopo, dovremo sicuramente continuare a considerare questa opzione più spesso, perché non è scontato che la polizia possa essere sempre presente alle gare di ciclismo“.
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